domenica 10 febbraio 2008

Il vasaio di Penns Creek

Il periodico statunitense Universalist Herald del dicembre 1996 conteneva un articolo importante per i Maestri Noachidi. Si intitolava Sharing the Power of Creation ("Condividere il potere della creazione")e consisteva in un'intervista a un artigiano vasaio di Penns Creek, Pennsylvania, un uomo che aveva scelto un mestiere antico (e arcano: Guénon ricorda il rapporto tradizionale, potremmo dire etimo-fenomenologico, tra mestiere e mistero).
Il concetto intorno al quale ruotava l'intervista, e che i Maestri Noachidi devono testimoniare, è il seguente: uno degli scopi primari dell'esistenza umana è condividere l'atto creativo del Supremo Patriarca dei Mondi, sia trasformando la materia in forme viventi (artigianato, lavoro industriale ma solo se sottratto all'alienazione, dunque non parcellizzato e/o oppressivo), sia parlando parole viventi (filosofia e poesia, allorché ancorate alla vita divina e non autoreferenziali, come accade di frequente nella modernità), sia ancora generando e accorpando suoni viventi (musica autentica, sorgiva).
Il lavoro creativo e perfettivo (a questa seconda categoria appartengono anche le abilità riparative : sanitarie, assistenziali ecc.), compiuto compiuto con onestà ed empatia, è una strada maestra verso la dimora del Supremo Patriarca dei Mondi

Michele Moramarco

1 commento:

Anonimo ha detto...

Una volta un Sindacalista ha detto: amare il proprio lavoro non sarà forse la suprema felicità, ma ci si avvicina!