mercoledì 3 settembre 2008

Una svista (o una bugia?) sull'Antico Rito Noachita

Non vorremmo mai occuparci di inezie, né cadere in polemiche vane. Ma abbiamo letto in un vecchio numero di Erasmo, notiziario online del Grande Oriente d'Italia, una commemorazione dell'avvocato Lucio Trevisan in cui si afferma che questi avrebbe introdotto in Italia l'Antico Rito Noachita. Falso.
Il compito di ridestare il Rito (originalmente detto Antico e Primitivo, o Swedenborghiano) fu affidato dal Fratello Desmond Bourke a Michele Moramarco, nel dicembre 1982, in una sala del British Museum, ove Bourke era impiegato. Il Charter, poi, fu intestato e inviato al medesimo Fratello italiano dalla R. L. "Heliopolis" n.1 (Memphis-Misraim) di Londra, garante della trasmissione e della operazione di risveglio, che comportò una rettifica dei rituali e del titolo.
Dopo anni di lavoro di ricostruzione, Moramarco conferì i gradi noachidi a un gruppo di Fratelli, tra i quali Trevisan, nel maggio del 1986. Dunque, Trevisan - ancorché tra i primi recipiendari - non ebbe parte alcuna nella "idea creatrice". Questo è quanto. Peccato che non si possa parlare, riguardo la informazione errata, di semplice svista, perché il commemoratore era persona addentro alle vicende noachidi. L'unica scusante è che, trattandosi di una eulogia - egli ha forse voluto attribuire al compianto Fratello un ruolo che non aveva avuto.
Il deposito della più pura tradizione massonica noachide, arricchitosi nell'ultimo decennio di nuovi elementi e riscontri, resta comunque dove è sempre stato.

E. Robbiati